Se ci si abitua al mondo magico e minimalista di Linda e il pollo con i suoi disegni estremamente stilizzati, alla fine ci si trova bene, come a casa.
È infatti un film che racconta, in maniera leggera e divertente, la realtà dal punto di vista sia di Linda, una bambina che vuole solo mangiare un pollo coi peperoni, che degli adulti.
Questo il
semplice plot di questo film d'animazione di Chiara Malta e
Sébastien Laudenbach che passa al Torino Film Festival ed è
stato nominato agli Efa (European Film Awards) nella categoria
European Animated Feature Film.
In Linda e il pollo, in sala nel 2024 distribuito da I Wonder
Pictures e Unipol Biografilm Collection, nessun mondo
fantastico, né castelli o streghe, ma solo la realtà di una
famiglia composta da madre e figlia, Paulette e Linda e con un
padre assente (l'uomo è morto anni prima). Un'accusa ingiusta,
Paulette si convince che la figlia abbia scambiato il suo anello
(ultimo regalo del marito) con un cappellino, e per Linda è
subito punizione. Ma una volta che capisce di aver sbagliato,
Paulette per farsi perdonare è pronta a concederle tutto. E così
la richiesta di Linda, un pollo coi peperoni (non a caso proprio
il piatto in cui si misurava l'amato padre), non le sembra
troppo, nonostante non sappia cucinare e tiri avanti con i
surgelati.
Ma come si fa a comprare un pollo durante uno sciopero
generale? Non è affatto facile. Ed è ancora più difficile se lo
si trova solo vivo e bisogna cercare qualcuno che lo uccida. A
complicare ancora di più le cose ci si mettono poi poliziotti
maldestri dalle manette facili e alcuni imprevisti. Per fortuna
però tutto il quartiere è dalla parte di Paulette e Linda.
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