Sono stati oltre 2.000 in una
settimana i visitatori che, in questo caldo luglio torinese,
hanno scelto di scoprire la nuova offerta espositiva di Camera -
Centro Italiano per la Fotografia e visitare le mostre
dell'estate dedicate alla storia della fotografia e ai nuovi
linguaggi della cultura visiva: Dorothea Lange. Racconti di vita
e lavoro e Futures 2023: nuove narrative.
Dopo Eve Arnold, Camera torna a raccontare le grandi
fotografe del Novecento con Dorothea Lange, autrice di una delle
icone più celebri del secolo, la toccante Migrant Mother
scattata nel 1936. Composta da 200 immagini, la mostra - curata
dal direttore artistico di Camera Walter Guadagnini e da Monica
Poggi - ripercorre la carriera della fotografa concentrandosi in
particolare sugli anni Trenta e Quaranta, picco assoluto della
sua attività, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che
hanno modificato l'assetto economico e sociale degli Stati
Uniti.
In parallelo alla mostra dedicata a Dorothea Lange, la
Project Room ospita la collettiva Futures 2023: nuove narrative,
a cura di Giangavino Pazzola che coordina i progetti di ricerca
a Camera. Sei giovani talenti fotografici - Andrea Camiolo,
Nicola Di Giorgio, Zoe Natale Mannella, Eleonora Roaro, Sara
Scanderebech e Alex Zoboli - selezionati per il programma
europeo di promozione e valorizzazione degli artisti emergenti
Futures Photography, in cui Camera rappresenta l'Italia,
esplorano il tema della rappresentazione visiva della
contemporaneità in oltre 50 scatti.
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