Iren, la multiutility del Nord
Ovest, ha realizzato nel primo trimestre - in un contesto di
minori consumi energetici, in calo del 19% - un utile netto di
gruppo pari a 135 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto
al 31 marzo 2022 e un margine operativo lordo che si attesta a
368 milioni di euro (+2%). Sono in crescita del 34% gli
investimenti, destinati allo sviluppo impiantistico rinnovabile,
al trattamento rifiuti, alla resilienza delle reti di
distribuzione e ai progetti di efficientamento energetico.
L'indebitamento finanziario netto si attesta a 3,7 miliardi, in
crescita dell'11% rispetto al 31 dicembre 2022. Confermate le
prospettive finanziarie per il 2023, con una crescita del 6%
della marginalità, in linea con il piano
"I risultati positivi appena approvati confermano la solidità
finanziaria del gruppo Iren, garantita da un piano industriale
equilibrato e solido che stiamo seguendo. Il trend positivo,
sostenuto anche dal contributo di Sei Toscana, società attiva
nella raccolta rifiuti consolidata dallo scorso luglio,
sottolinea
la capacità di Iren di estrarre valore dal consolidamento
societario" spiega Luca Dal Fabbro, presidente di Iren.
"Prosegue il percorso di crescita del gruppo Iren. I risultati
positivi si basano soprattutto su un recupero della marginalità
del mercato rispetto allo scorso anno, nonostante la riduzione
dei consumi che ha avuto un impatto significativo sulle nostre
performance. L'attenta disciplina finanziaria attuata da Iren
viene avvalorata dal recente innalzamento del rating da parte di
S&P" afferma Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato e
direttore generale di Iren.
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