Forse ancora in pochi sanno che
tra i Diritti umani riconosciuti dall'ONU c'è, da luglio 2022,
il Diritto a un'ambiente sano e pulito. Proprio per questo
motivo, in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti
Umani, il 10 dicembre, artisti e professionisti diversi si sono
uniti senza alcun profitto per realizzare 'Planet/E/Nostalgia',
un video di danza che lancia l'allarme sullo stato della Terra e
il climate change a cui ha prestato la voce Valerio Mastandrea.
Proprio l'attore romano vincitore di quattro David di
Donatello e uno degli interpreti di 'Siccità' di Paolo Virzì,
sulle note di 'Sixt Breath, the Last Breath' di Ezio Bosso ha
letto 'Message to my grandchildren', la lettera di scuse ai
posteri scritta dallo spazio, nel 2018, dall'astronauta dell'Esa
Alexander Gerst. Voce e testo animano una danza struggente in
cui l'agonia della Terra per i disastri climatici e antropici
rende perfettamente la "nostalgia" che assalì il Comandante
Gerst guardando il Pianeta azzurro dell'orbita geostazionaria
della Stazione spaziale internazionale.
Il video, interpretato dai ballerini di Ekodance Project, con
le coreografie di Paolo Mohovich e la regia di Cosimo Morleo
(già ideatore, durante la pandemia, del video 'L'Artista
incontra se stesso' sulla crisi del mondo dello spettacolo
girato alla Reggia di Venaria) è promosso dalla Fondazione Merz
di Torino.
"Non c'è neppure tanto da spiegare, solo evidenza - ha detto
Mastandrea in una recente intervista a Elle sul film 'Siccità' -
Dopo la pandemia tutto è possibile, è come se il Covid avesse
resettato la percezione delle persone: non poteva esserci una
guerra di quel tipo ed è accaduta, non era possibile che il Po
andasse in secca ed è successo. Ormai la soglia tra possibile e
incredibile è stata infranta".
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