"Ci sarà molto da lavorare. È un
momento importante. L'uscita dalla pandemia in molti campi,
anche in campo scientifico e della ricerca, è un momento di
riavvio, ricominciare a esplorare questa frontiera con il
bagaglio di quanto è successo nella pandemia". Lo ha affermato
lo scienziato Alessandro Vespignani, nominato alla guida della
Fondazione Isi, centro di eccellenza internazionale nel campo
dei Sistemi Complessi e dei Dati. "La pandemia è stato il
momento in cui ci siamo accorti che, al di là degli slogan, dati
e algoritmi sono carne e sangue. Abbiamo capito che con la
comprensione dei dati si poteva salvare vite. È stata una delle
sfide, ce ne sono altre come il cambiamento climatico, le
diseguaglianze. Se non partiamo dai dati è difficile affrontare
le sfide del future. Si pensava che avremmo combattuto la
pandemia con straordinari centri di comando e controllo, ma non
è stato vero in nessuna parte del mondo. Di lavoro nella scienza
dei dati ce n'è da fare tantissimo e di importanza cruciale" ha
spiegato Vespignani. "L'impatto degli algoritmi è quotidiano,
nella vita di ciascuno di noi. È un mondo che è diventato
fisico. Ha impatto sulla vita del singolo cittadino, ma anche un
enorme impatto sociale. Dobbiamo cercare di usare dati non solo
statisticamente, ma per generare conoscenza e creare bussole,
mappe con cui i decisori possono avere un impatto sul mondo
reale. Qualunque politica dipende dai dati"
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