Scoperta, quotidiano, empatia.
Sono le tre parole, delle dieci proposte, che hanno generato più interazioni tra i partecipanti, per la gran parte giovani, di 'Le parole di Area X', progetto multimediale sulle parole legate alla cultura della protezione realizzato da Area X di Intesa Sanpaolo Assicura insieme a Treccani, protagonista oggi di un incontro al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Al centro
dell'evento uno dei termini che ha colpito di più i ragazzi e le
ragazze a cui l'iniziativa era rivolta, empatia.
Una parola che cambia noi e gli altri, come sottolinea Laura
Boella, ordinaria di Filosofia Morale all'Università degli Studi
di Milano, "una parola molto sentita e presente in tempi di
pandemia, di guerra ma anche nelle grandi crisi finanziarie. È
la parola che più di tutte produce effetti - spiega - ed è anche
una forma di intervento nel mondo, perché l'esperienza empatica
è l'esperienza di relazione, è il modo in cui io ne faccio
qualcosa, dico di sì o di no alle relazioni che sono il nostro
modo di stare al mondo. Le parole fanno la differenza, perché
sono forme di azione, attraverso le parole produco degli effetti
sugli altri".
Dietro la scelta di questo progetto, illustrato nell'incontro
insieme a Loredana Lucchetti, responsabile delle attività
culturali della Fondazione Treccani, "c'è un modo di comunicare
innovativo - spiega Mauro Palonta, senior director di Intesa
Sanpaolo Assicura - verso un pubblico nuovo, giovane che cerca
nelle parole, espresse attraverso una modalità differente da
quella tradizionale, dei legami con delle emozioni. "Oggi siamo
al Salone del Libro per chiudere questa fase progettuale, che ha
avuto un grandissimo successo di pubblico soprattutto fra i
giovani, quindi esattamente il target su cui volevamo lavorare,
che ci porta a dire che lavorare sulle singole parole, facendo
in modo che queste generino un pensiero, un'emozione, che porti
a guardare al futuro delle nostre generazioni, è stata la scelta
vincente. La parola può proteggere - conclude Palonta - e
soprattutto sviluppare un pensiero di protezione, che ci porti a
guardare al nostro futuro".
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