Infermiera, combattente,
prigioniera, amazzone, ribelle, moglie, madre virtuosa e
martire: questa fu Anita Garibaldi. E con lei le altre: donne
che già durante il Risorgimento seppero occupare spazi pubblici
fuori dall'ambito esclusivamente
privato. La mostra Anita e le altre. Storie di donne del
Risorgimento - aperta al pubblico fino a domenica 22 gennaio
2022 - vuole rendere omaggio alla figura di Anita Garibaldi nel
bicentenario della nascita. A partire dall'unicità della sua
vita che, ammantata dell'invenzione romantica, è entrata nella
mitografia garibaldina, è nato il desiderio di ampliare la
prospettiva, volgendo lo sguardo a più figure femminili che
hanno contribuito a una nuova definizione del ruolo delle donne
nel corso del Risorgimento. Diciannove le protagoniste: oltre ad
Anita, Luisa Sanfelice, Giulia Colbert Falletti di Barolo,
Costanza Alfieri D'Azeglio, Cristina Trivulzio di Belgioioso,
Olimpia Rossi Savio, Virginia Oldoini Verasis Contessa di
Castiglione, Giuseppa Calcagno e la regina Margherita di Savoia.
Nel Corridoio della Camera Italiana sono esposti dipinti,
stampe, fotografie dalle collezioni del Museo Nazionale del
Risorgimento Italiano, del Museo Glauco Lombardi di Parma,
dell'Opera Barolo di Torino, del Castello di Masino e del Museo
del Risorgimento di Milano. Proprio dal l Museo del Risorgimento
di Milano arrivano due opere mai esposte finora a Torino: Anita
morente di Pietro Bouvier che rappresenta l'ultimo istante di
vita dell'eroina, abbandonata nelle braccia di Giuseppe
Garibaldi e il ritratto realizzato da Gaetano Gallino, l'unico
ripreso dal vivo e che quindi ci svela il vero volto di Anita.
La mostra si chiude con il video Il vero volto di Anita, a cura
di Silvia Cavicchioli, docente dell'Università di Torino che
racconta la storia dell'unico ritratto dal vero di Anita
Garibaldi.
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