A tarda notte il Consiglio comunale di Ivrea ha votato la rimozione di Paola Perinetto da garante dei detenuti.
La decisione dopo le polemiche per il post che, su Facebook, la Perinetto ha pubblicato e poi rimosso nel quale paragonava il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al terrorista Cesare Battisti.
Tredici su quattordici i voti a
favore della rimozione del garante comunale, con un solo
astenuto. Ora il Consiglio di Ivrea, nella prossima seduta,
sceglierà il sostituto. La rimozione di Paola Perinetto,
sostenuta da tutte le forze politiche della città, era stata
sollecitata anche dal garante nazionale dei detenuti.
La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo senza ipotesi di
reato e, tramite la Digos di Torino, ha acquisito il post
pubblicato e poi rimosso dalla Perinetto. L'ex garante non ha
mai nascosto la sua contrarietà al Green pass. Era stato il
garante nazionale dei detenuti a chiedere per primo al sindaco
di Ivrea, Stefano Sertoli, e al Consiglio comunale della città
di "valutare la rimozione della Perinetto dall'incarico".
Richiesta fatta propria, a livello locale, dalla Lega, dal Pd e
da tutte le forze politiche della città, oltre che dal Sappe, il
sindacato della polizia penitenziaria, e da diversi esponenti
nazionali di Italia Viva. Solo il garante dei detenuti
regionale, Bruno Mellano, aveva tentato una parziale difesa:
"L'errore in cui è incorsa la collega non deve cancellare però
il lavoro effettuato in questi anni né far venir meno il
rispetto della persona".
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