Sognava di fare il poliziotto,
perché voleva "difendere la sua città", ma è diventato un
calciatore. Così, per restare fedele a quell'ideale, ha scelto
di giocare in difesa. Nicolas Nkoulou si racconta sul sito
internet del suo club, il Torino, nella rubrica 'Quello che non
tutti sanno di...'. Il giocatore, ambito da molte società, si
definisce una persona introversa e riflessiva, fin troppo buona,
che apprezza l'aspetto mentale in un compagno e la capacità di
saper gestire il gruppo in un allenatore.
Il suo idolo nel mondo del calcio è Yaya Touré, quello dello
sport in generale Novak Djokovic, anche perché Nkoulou è un
grande appassionato di tennis, oltre che di atletica. A scuola
amava il francese e odiava la matematica, il film preferito è
'Taken' e ammira Morgan Freeman. A tavola non vorrebbe che
mancasse mai l'okok, piatto a base di pesce tipico del suo
Camerun. E gli eroi? "Nella vita mia mamma, nella storia Nelson
Mandela", continuato Nkoulou, che ha trovato nella nascita dei
bimbi la gioia più bella e nella perdita dei genitori la
sofferenza più grande.
Il suo futuro calcistico è un rebus, con la ribellione della
scorsa estate che potrebbe aver segnato la sua storia col Toro.
In tanti vorrebbero averlo in squadra, in testa la Roma del ds
Gianluca Petrachi, che l'ha portato in Italia. Nkoulou, che nel
frattempo potrebbe tornare a indossare la maglia del Camerun,
con cui ha vinto la Coppa d'Africa, non si sbilancia. E guarda
oltre, a quando avrà smesso di giocare; altissima la sua
aspirazione: "Voglio essere utile per il mio Paese...".
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