Il Consiglio regionale del Piemonte
ha approvato all'unanimità (con l'astensione della leghista
Gianna Gancia) una legge per il contrasto del cyberbullismo,
ovvero il bullismo in rete che attacca, offende o minaccia per
mezzo di strumenti informatici.
Il provvedimento, frutto dell'unificazione di due proposte,
presentate rispettivamente dal gruppo Pd e dall'Ufficio di
Presidenza del Consiglio, stanzia 200mila euro l'anno per
finanziare azioni a sostegno delle vittime ma anche per la
sensibilizzazione degli autori delle violenze. Fra le novità, la
nascita di un patentino regionale per l'uso consapevole del web,
progetti rivolti ai bulli secondo i principi della giustizia
riparativa, e la nascita di centri specializzati nella cura dei
disturbi. La legge è stata dedicata dal primo firmatario Pd,
Domenico Rossi, a Paolo Picchio, padre di Carolina, morta
suicida nel 2013 a 14 anni, per il cui caso la Procura dei
Minori di Torino ha intentato il primo processo in Italia per
cyberbullismo.
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