Per tre anni e tre vendemmie, un
uomo, la sua cagnetta Cleo e una macchina fotografica si sono
aggirati durante la notte nei vigneti, sfidando il freddo e il
sonno, il fango e i fossi, vignaioli ansiosi e passanti curiosi.
Il risultato sono circa 30 immagini di acini, grappoli d'uva
ancora appesi ai tralci, pampini. Scatti realizzati con l'aiuto
di un solo led alimentato da una batteria d'auto e uno specchio
per rischiarare le zone particolarmente scure. Proiettati in un
mondo fantastico. Le foto di Enzo Isaia, torinese, 74 anni, sono
esposte al Museo Diocesano di Torino, in piazza San Giovanni,
nella suggestiva cornice della Chiesa inferiore della
Cattedrale.
La mostra 'Vite notturne' è stata prorogata fino la 26
novembre.
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