Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha graziato oggi 13 persone arrestate nei giorni scorsi in
varie località durante le manifestazioni di protesta degli
studenti. Nel darne notizia, la presidenza a Belgrado ha
riferito che si tratta di sei studenti, un docente
universitario, un preside di facoltà, quattro dirigenti
scolastici e di un lavoratore ausiliario in un istituto
scolastico. Ieri sera Vucic aveva detto che tre delle quattro
richieste avanzate dagli studenti erano già stata esaudite, e
che restava solo quella relativa allo scagionamento da ogni
addebito penale dei 13 arrestati. Le altre richieste
riguardavano la completa pubblicazione di tutta la
documentazione riguardante i lavori di ristrutturazione alla
stazione di Novi Sad, teatro il primo novembre scorso del crollo
che ha causato 15 morti, la messa sotto accusa di persone
responsabili di violenze e maltrattamenti ai danni degli
studenti, e un aumento del 20% del bilancio a sostegno
dell'Università e dell'istruzione superiore. Ieri il premier
serbo Milos Vucevic si è dimesso nella speranza di favorire un
allentamento delle tensioni sociali, con un appello a studenti e
professori a riprendere il dialogo con le autorità.
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