Il dialogo tra Slovenia,
Italia e Croazia è "costruttivo". "Vorrei concludere con uno
slogan: 'Insieme siamo più forti'". Lo ha detto il ministro
dell'Interno sloveno, Boštjan Poklukar, oggi a Nova Gorica, al
termine del trilaterale con gli omologhi Matteo Piantedosi e
Davor Božinović, a margine del quale è stato firmato un
memorandum che introduce pattugliamenti misti delle tre polizie
al confine europeo della Croazia.
"Ci teniamo tutti a rimuovere i controlli ai confini quando
ci saranno le condizioni - ha aggiunto Poklukar - quando ci
saranno le condizioni giuste". Tra i temi al centro del
confronto il potenziamento del contrasto al traffico illegale
dei migranti, "l'impegno per la firma dell'accordo tra la Bosnia
e Frontex" in tema di migrazione irregolare e la cooperazione
per il contrasto del terrorismo internazionale: "cercheremo di
realizzarlo sempre di più anche assieme ai paesi dei Balcani
occidentali".
Riferendosi poi a Nova Gorica-Gorizia capitale europea della
cultura 2025 e ai controlli che permangono ai confini tra i due
paesi ha aggiunto: "In occasione degli eventi" di Go!2025, "la
polizia lavorerà in maniera a normale senza complicare la vita
ai cittadini e agli eventi culturali". "Ci teniamo tutti a
rimuovere i controlli ai confini quando ci saranno le condizioni
giuste".
Božinović ha riferito poi alcuni dati relativi alla Croazia:
"Nelle prime tre settimane del 2025 i transiti di migranti
irregolari sono diminuiti del 60% rispetto allo stesso periodo
del 2024. Inoltre l'anno scorso sono stati arrestati 1.834
trafficanti, un dato simile a quello dell'anno prima ma con una
riduzione dei migranti, quindi abbiamo rafforzato l'attività in
questo campo".
"Sappiamo quali sono le aree della Croazia sottoposte a
pressioni migratorie maggiori, dobbiamo garantire un rapido
scambio di informazioni tra Paesi. La nostra collaborazione - ha
aggiunto Božinović - lo prevede. Andremo a costituire i
pattugliamenti trilaterali, definendone le priorità, per
bloccare i trafficanti". L'obiettivo finale, ha concluso,
concordando con gli omologhi, è "creare un futuro privo di
confini".
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