Nuova protesta antigovernativa a
Belgrado, dove venerdì sera migliaia di persone hanno
manifestato rumorosamente sotto la sede centrale di Rts, la tv
pubblica serba, accusata di non riferire al meglio sulla
situazione nel Paese e sulle iniziative dell'opposizione.
Guidata dagli studenti universitari che, in molti casi
appoggiati anche dagli insegnanti, da settimane bloccano
l'attività didattica in diverse facoltà, la manifestazione ha
raccolto le tante sigle dell'opposizione che contesta governo e
presidente, accusati di scarsa democrazia, controllo sui media,
insufficiente attenzione all'istruzione e mancati successi nella
lotta alla corruzione. Corruzione, insieme ai mancati controlli,
ritenuta alla base del tragico crollo alla stazione di Novi Sad,
che il primo novembre ha causato 15 morti. 'E' nostro diritto
sapere tutto', lo slogan della protesta, protrattasi per circa
tre ore e durante la quale una larga parte del centro della
capitale è rimasta bloccata con la chiusura di importanti
arterie stradali. Tante le scritte ostili al governo e al
presidente Aleksandar Vucic mostrate su cartelli e striscioni.
La protesta si è svolta pacificamente e non si sono registrati
incidenti.
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