La commissaria Ue
all'allargamento Marta Kos, da ieri in visita in Serbia, si è
recata oggi a Novi Sad, nel nord del Paese, per rendere omaggio
alle 16 vittime del crollo della tettoia alla locale stazione
ferroviaria avvenuto il primo novembre scorso.
Kos, che ha deposto dei fiori sul luogo dell'incidente, in un
messaggio postato su X e riportato dai media a Belgrado, ha
parlato di "una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Il mio
cuore è con le vittime e con i loro cari". Nell'ambito
dell'inchiesta sul crollo, nove persone sono attualmente in
carcere, altre tre ai domiciliari.
Ieri la commissaria Ue aveva incontrato il presidente serbo
Aleksandar Vucic, il nuovo premier Djuro Macut e la presidente
del parlamento Ana Brnabic, invitando la Serbia ad accelerare
sulle riforme per fare progressi concreti nel suo cammino verso
l'integrazione nell'Unione. "Lavorate con noi sulle riforme per
rendere possibile la vostra adesione", ha detto la commissaria
slovena. "Lavorate con noi per l'insediamento di una giustizia
indipendente che possa combattere efficacemente la corruzione.
Lavorate con noi per leggi e istituzioni che consentano media
liberi, nei quali siano rappresentate tutte le opinioni.
Lavorate con noi per l'affermazione di una cornice elettorale
che garantisca l'affermazione della volontà del popolo serbo",
ha aggiunto Kos, per la quale senza tali cambiamenti la Serbia
non potrà progredire.
Oggi Kos ha in programma incontri con esponenti politici
della maggioranza e dell'opposizione, rappresentanti del
movimento di protesta degli studenti, ong, e la vedova di Zoran
Djindjic, il primo premier riformista nella Serbia del dopo
Milosevic, assassinato nel marzo 2003 a Belgrado.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA