"Vogliamo tirare fuori ogni
singola leva finanziaria che abbiamo, per rafforzare e
accelerare la nostra produzione di difesa. Con il piano Rearm
Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro". Lo ha
ribadito la presidente della Commissione Ue Ursula von der
Leyen, che si è poi soffermata su alcuni punti del RearmEU. "In
primo luogo, la clausola di salvaguardia nazionale. Vorrei
iniziare con il motivo per cui è fondamentale mobilitare i
bilanci nazionali. Oggi spendiamo poco meno del 2% del nostro
Pil per la difesa. Tutte le analisi concordano sul fatto che
dobbiamo muovere più del 3%. L'intero bilancio europeo raggiunge
solo l'1% del nostro Pil. È quindi ovvio che la maggior parte di
nuovi investimenti può provenire solo dagli Stati membri. Ecco
perché stiamo attivando la clausola di salvaguardia nazionale.
Si tratta di un nuovo strumento creato solo l'anno scorso. E noi
proponiamo di attivarlo in modo controllato, limitato nel tempo
e coordinato, per tutti gli Stati membri. Questo può trasformare
i nostri bilanci della difesa in modo rapido ed efficace. Gli
Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro
nei prossimi quattro anni, aggiungendo l'1,5% del PIL ai loro
bilanci della difesa in quattro anni", ha sottolineato. "In
secondo luogo, il Consiglio europeo ha approvato la nostra
proposta di un nuovo strumento finanziario. Lo abbiamo chiamato
Safe. Security Action for Europe. Offriamo agli Stati membri
fino a 150 miliardi di euro in prestiti - per investire seguendo
alcuni principi di base. Potrebbero concentrarsi su alcuni
domini di capacità strategica selezionati, dalla dalla difesa
aerea ai droni, dagli strumenti strategici al cyber, per citarne
alcuni, in modo da massimizzare l'impatto dei nostri
investimenti. Questi prestiti dovrebbero finanziare gli acquisti
presso i produttori europei, per contribuire al rilancio della
nostra industria della difesa", ha quindi aggiunto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA