Oggi creiamo spazio per
gli Stati membri per esplorare nuove soluzioni ma non creiamo il
contenuto in sé, semmai le condizioni minime perché gli hub di
rimpatrio possano essere istituiti". Lo ha detto il commissario
agli Affari Interni Magnus Brunner presentando il regolamento
sui rimpatri, sottolineando che il modello Ruanda o il modello
Albania sono "diversi tra loro" così come lo sono anche rispetto
agli hub di rimpatrio ora possibili secondo il regolamento.
"Chi non ha il diritto di soggiornare in Germania e nell'Ue
deve tornare nel proprio Paese. Faremo in modo che ciò avvenga.
Attualmente la Germania espelle il 30% di persone in più
rispetto all'inizio dell'anno scorso. Se riusciremo a rendere
più efficaci le procedure in tutta l'Ue, i rimpatri saranno
ulteriormente accelerati e più efficacemente attuabili". Lo ha
detto la ministra federale degli Interni Nancy Faeser
accogliendo "con favore" la proposta della Commissione europea
sui rimpatri. "Discuteremo i dettagli in modo approfondito e
costruttivo. Gli Stati membri hanno aspettative chiare che
dovrebbero riflettersi nel nuovo regolamento. Per la Germania è
fondamentale che le decisioni di rimpatrio siano eseguite più
facilmente e rapidamente, affinché coloro che devono lasciare il
Paese non possano sottrarsi al rimpatrio", ha sottolineato la
ministra socialdemocratica, chiedendo "un sistema di rimpatrio
efficace a livello Ue". "L'attenzione deve essere rivolta agli
obblighi globali di coloro che sono tenuti a lasciare il Paese e
alle sanzioni in caso di violazione di tali obblighi", ha
precisato, chiedendo lo stop alle "procedure burocratiche".
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