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Sindaco Casacalenda, 'stanca di dipingere panchine rosse'

Sindaco Casacalenda, 'stanca di dipingere panchine rosse'

Lallitto, 'vigilare, educare, denunciare e pretendere giustizia'

CASACALENDA, 23 novembre 2023, 11:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Oggi non è 25 novembre e sto pensando di essere stanca di far dipingere panchine rosse, di postare foto con le scarpe rosse, di ricordare ogni 25 novembre che siamo tutti uniti nella lotta contro la violenza di genere".
    Così il sindaco di Casacalenda Sabrina Lallitto, in un intervento sui social, in vista della giornata per la lotta alla violenza contro le donne.
    "Perché se poi dobbiamo continuare a leggere, ogni anno, ogni mese, ogni giorno, che un'altra di noi, una mamma, una figlia, una sorella, una zia, una amica non ce l'ha fatta contro l''amore della vita', contro il 'bravo ragazzo', contro quello 'già segnalato', allora vuol dire che non è questa la strategia giusta - prosegue la Lallitto -. Questi sono i figli di questa società e sono perfettamente integrati, mimetizzati, irriconoscibili. Tutti. E non ne hanno risparmiata nessuna.
    Questo è ciò di cui dobbiamo avere consapevolezza. Dobbiamo domandarci seriamente quale deve essere il nostro impegno, che cosa possiamo fare davvero, fuori dalle retoriche, per proteggere ogni singola donna che potrebbe trovarsi, o già sta vivendo, una situazione a rischio da cui non riesce a uscire".
    La prima cittadina sottolinea l'importanza della certezza della pena e l'importanza della cultura del rispetto. "Pene da scontare immediatamente e non dopo di infiniti processi; pene certe, senza sconti - conclude -. Su quelle belle panchine rosse io mi ci voglio sedere a chiacchierare a qualsiasi ora; le scarpe rosse le voglio indossare per uscire con le amiche a ballare fino a tardi e queste cose le voglio con Giulia, Marina, Francesca, Maria, Silvana, Rossella e con tutte quelle donne che non ci sono più per mano di un uomo, vile, egoista, senza personalità, senza dignità. Nessuno può dare loro una seconda possibilità ma ciascuno di noi può vigilare, educare, denunciare, pretendere giustizia, perché il loro sacrificio è oggi un macigno che ci portiamo addosso, tutti".
   

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