Il piano di trasformazione di Termoli da fabbrica di motori a fabbrica di batterie elettriche, assistito da ingenti risorse pubbliche e fortemente voluto dal sindacato, è purtroppo oggi parzialmente inficiato dalla indisponibilità a offrire una piena garanzia occupazionale ai duemila lavoratori di Termoli coinvolti.
Lo affermano i
sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr in una nota
diffusa a margine dell'incontro.
La richiesta dei sindacati a Governo e Regione Molise è
quella di "legare la erogazione degli incentivi pubblici alla
tutela dei lavoratori, sia per gli aspetti occupazionali che
economici".
"Attualmente - si legge nel testo - Stellantis a Termoli ha
una fabbrica di meccanica che dà occupazione a duemila persone.
Nell'ambito della transizione all'elettrico al suo posto sorgerà
una fabbrica di batterie con circa 1.800 dipendenti, che sarà
costruita da Acc, joint venture partecipata da Total, Mercedes e
la stessa Stellantis.
Il piano industriale si dispiegherà in
molti anni, prevede lunghi periodi formativi, in alcuni casi da
svolgere addirittura in Francia; la produzione parta nell'ultimo
trimestre del 2026 ed entrerà a regime alla fine del 2029.
Contestualmente si assisterà a un calo della produzione di
Stellantis". I prossimi incontri si svolgeranno i giorni 4 e 18
dicembre al Mimit; domani si terranno le assemblee di fabbrica.
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