Dopo un lungo stop è ripreso in
Kenya il processo per l'omicidio della dottoressa molisana Rita
Fossaceca. Nel corso dell'ultima udienza la Corte ha ascoltato i
due imputati che hanno respinto ogni accusa: uno dei due ha
detto di essere innocente sostenendo che nelle ore dell'omicidio
si trovava a Nairobi e non nel villaggio di Watamu, dove avvenne
l'aggressione, e ha presentato la fotocopia di un biglietto di
autobus per avvalorare il suo alibi. L'altro imputato, che
sarebbe il basista della banda, ha affermato di non essere stato
lui, mentre lavorava nella casa teatro del delitto, ad
appoggiare una scala al muro di cinta, scala grazie alle quale
la banda fece irruzione. "Abbiamo forti perplessità sugli alibi
forniti dai due imputati", commenta l'avvocato Giulia Lozzi, che
assiste la famiglia del medico molisano". La prossima udienza si
terrà nei primi giorni di ottobre. Era la sera del 28 novembre
2015 quando il medico di Trivento che lavorava a Novara, fu
ucciso da un commando di rapinatori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA