"A un nome così grande nessuna
lode sarà mai pari". Il vice presidente della Regione e
assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha citato i versi di
Virgilio nell'Eneide, destinate a colui che si fa carico di un
destino più grande, per descrivere e ricordare la figura del
medico e microbiologo eroe di Castelplanio (Ancona) Carlo Urbani
che per primo identificò la Sars in Vietnam nel 2003 e che morì
a Bangkok per quella malattia quando non aveva ancora compiuto
47 anni. Oggi il Consiglio regionale ha celebrato Carlo Urbani
nella Giornata a lui dedicata e prevista da una legge regionale.
"Tornano alla mente le parole di Virgilio nell'Eneide,
rivolte all'eroe troiano che si fa carico di un destino più
grande: 'A un nome così grande nessuna lode sarà mai pari'.
Questo - ha affermato Saltamartini - possiamo dire per Carlo
Urbani: nessun elogio potrà davvero mai restituire il valore del
suo gesto, ma il suo nome resterà per sempre scolpito nella
memoria della nostra Italia, delle Marche e nella coscienza
dell'intera umanità".
"Pochi giorni fa, il 18 marzo, - ha ricordato - si è
celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime
dell'epidemia di coronavirus (Sars-CoV-2, ndr), istituita
formalmente il 17 marzo 2021. La data scelta è quella in cui nel
2020 i camion militari carichi di bare sfilarono per Bergamo,
simbolo indelebile del dolore collettivo provocato dalla
pandemia di Covid-19. Oggi ci ritroviamo qui ad Ancona per
onorare l'impegno e il sacrificio del dottor Carlo Urbani".
"L'esperienza vissuta durante la pandemia, - ha detto ancora
il vice presidente - ci ha fatto comprendere ancora più a fondo
il valore dell'intuizione, del coraggio, dell'impegno e della
responsabilità di Carlo Urbani, il medico che per primo
riconobbe e contribuì a contenere il coronavirus responsabile
della prima epidemia di Sars nel 2003. La Sars (Severe Acute
Respiratory Syndrome) fu la prima minaccia globale del XXI
secolo. Comparsa nella provincia cinese meridionale del
Guangdong negli ultimi mesi del 2002, si diffuse rapidamente".
"Tra il 12 e il 15 marzo 2003, - ha aggiunto -
l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per la prima volta
nella sua storia, lanciò un allarme mondiale, raccomandando di
rimandare i viaggi da e per le zone colpite. Con straordinaria
prontezza e determinazione riuscì ad identificare nel Vietnam un
focolaio di polmonite atipica comprendendo che si trattava di
una nuova malattia. La sua prontezza clinica e il suo senso di
responsabilità lo portarono a segnalare tempestivamente il
pericolo e ad agire prontamente. Convinse le autorità vietnamite
ad adottare misure drastiche e tempestive, che oggi ci appaiono
familiari, ma che allora rappresentavano una svolta decisiva e
coraggiosa".
"Grazie al suo intervento la diffusione del virus fu
contenuta, - ha sottolineato Saltamartini - consentendo al
Vietnam di annunciare per primo la liberazione dal virus. Un
risultato che fu ottenuto ad un prezzo altissimo: quando iniziò
ad accusare i sintomi della malattia Carlo Urbani si mise subito
in auto isolamento e in un ultimo gesto di dedizione alla
scienza e all'umanità chiese ai colleghi di raccogliere i suoi
campioni biologici per contribuire alla ricerca sul virus. Il
suo sacrificio, nel 2023, ha lasciato un segno profondo nella
storia della medicina e nell'impegno civile nel mondo. Per
questo il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lo ha definito un 'eroe del
mondo'. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha
ricordato che Carlo Urbani è la testimonianza di come il
coraggio e la dedizione, anche a costo della proprio vita,
possano divenire un esempio per tutti".
"Oggi in questa Giornata dedicata al grande medico la Regione
Marche non solo al medico, - ha concluso - ma all'uomo che con
umiltà e determinazione ha saputo incarnare i valori più alti
della professione sanitaria e dell'impegno civile, la sua
eredità continua a vivere nelle scelte delle Istituzioni, nella
coscienza collettiva e soprattutto nella gratitudine di chi,
anche grazie a lui, ha potuto essere salvato".
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