"Con queste nuovi dispositivi
all'avanguardia stiamo facendo il massimo per garantire la
sicurezza degli operatori sanitari, dei pazienti e di tutti gli
utenti che afferiscono ai pronto soccorso". Così oggi il vice
presidente della giunta regionale e assessore con deleghe a
Sanità e Sicurezza, Filippo Saltamartini nel suo intervento, da
remoto, durante la presentazione alla direzione regionale
dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche ad Ancona,
del progetto sicurezza che prevede l'attivazione di sensori
intelligenti nelle sale d'attesa del pronto soccorso di Torrette
e Salesi per prevenire aggressioni e di un sistema di
radiocollegamento per consentire ai sanitari di chiedere aiuto
in tempo reale.
"Gli operatori sanitari - ha sottolineato - sono il nostro
patrimonio più prezioso, lavorano con grande dedizione e impegno
per garantire il diritto alla salute dei cittadini, dobbiamo
garantire loro i più alti livelli di sicurezza. Il nostro
obiettivo è quello di fare in modo che si sentano protetti e
garantiti mentre svolgono il loro prezioso lavoro". Per questo,
ha aggiunto Saltamartini, "come Regione ho già sollecitato il
Ministro degli Interni Piantedosi affinché lo Stato, che ha
competenza in materia di ordine pubblico e sicurezza, garantisca
un maggior presidio da parte delle forze dell'ordine nei posti
di polizia presenti nelle strutture ospedaliere a tutela della
sicurezza delle donne e degli uomini che lavorano in sanità
affinché non debbano più subire né violenze fisiche né morali".
La Regione, ha ricordato il vice presidente, ha "già
investito oltre 2milioni di euro per rafforzare la polizia
locale con dotazioni tecnologiche di ultima generazione per
incrementare il livello di sicurezza di tutti i cittadini".
Tra le richieste avanzate al ministero dell'Interno dal vice
presidente della giuntaregionale Saltamartini c'è anche quella
di "rafforzare il controllo notturno nei posti polizia negli
ospedali. Stiamo investendo in maniera importante per garantire
la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti - ha
concluso - non possiamo più tollerare episodi di violenza di
nessun genere".
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