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'Piano choc' da 350 milioni per spingere il lavoro nelle Marche

'Piano choc' da 350 milioni per spingere il lavoro nelle Marche

Programma triennale. Azioni mirate, formazione duale e servizi

ANCONA, 16 ottobre 2023, 16:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un piano triennale (2024-2026) per spingere l'inserimento al lavoro nelle Marche, investendo complessivamente circa 350 milioni di euro per politiche del lavoro e della formazione mirate in particolare a un certo tipo di destinatari: giovani e persone che non lavorano e non studiano (Neet), donne, soggetti in età avanzata che devono reinserirsi e persone con disabilità. La presentazione stamattina in Regione a Palazzo Raffaello con l'assessore regionale Stefano Aguzzi, il presidente Francesco Acquaroli, e due dirigenti regionali Roberta Maestri e Massimo Rocchi dell'assessorato al Lavoro e Formazione professionale.
    L'assessore Aguzzi lo ha definito un "piano choc", "un fortissimo investimento per fare di tutto per inserire il maggior numero di persone nel mercato del lavoro". Un piano triennale, ha ricordato, "non veniva adottato dal 2014" e darà la possibilità di "programmare per il lavoro, a imprese, enti formatori, coinvolgendo il settore privato, agenzie, oltre ai centri per l'impiego" superando il limite derivante da avere solo piani annuali. L'ammontare di risorse messo in campo in tre anni (comprendente tra le altre voci 107 milioni di fondi Fse Por, 80 milioni di Pon Donne-Giovani-Lavoro, 95,7 milioni di risorse Pnrr Gol Garanzia occupabilità lavoratori, oltre 20 milioni di Piano regionale per la politica attiva) supera di gran lunga la programmazione 2014-2021 (227 milioni di euro).
    Tra i percorsi da potenziare la formazione duale, cioè avvalersi dell'ingresso in imprese di chi fa corsi di formazione, ma anche incentivi all'imprenditorialità (creazione di imprese, start up, aiuto a forme di subentro di lavoratori in aziende e al ricambio generazionale); forte investimento sugli Its (Istituti tecnici superiori) con 16 milioni di Pnrr per 26 corsi formativi rispetto ai 15 attuali, agevolare l'incrocio tra domanda e offerta, formando le figure che servono alle imprese.
    Per quanto riguarda giovani e Neet i percorsi si incentreranno su formazione, orientamento, tirocini, borse lavoro e ricerca, borse tematiche, botteghe scuola, contrasto alla dispersione scolastica, supporto all'autoimpiego o alla creazione di start up, incentivi alle assunzioni. Per le donne sviluppo di nuove competenze digitali e in linea con i bisogni delle imprese, sostegno all'imprenditoria femminile, servizi di conciliazione lavoro-famiglia e incentivi all'adozione di modelli organizzativi family-friendly. Per i soggetti over formazione per sviluppare nuove competenze, programmi di reinserimento lavorativa per addetti coinvolti in crisi aziendali, misure per l'invecchiamento attivo. Per le persone con disabilità azioni di orientamento formazione e inserimento lavorativo basate sull'integrazione tra servizi per il lavoro e operatori dei servizi sociali e sanità. Nelle prossime settimane partirà un percorso con il fondo regionale disabili ricavato da sanzioni ad imprese che non rispettano la quota disabili (2 milioni di euro). Risorse ci saranno anche per i borghi, al fine di evitare lo spopolamento di aree interne; per la sicurezza sul lavoro, integrando i fondi Inail con risorse comunitarie, e Academy aziendali con l'obiettivo di colmare gap di competenze.
    Per favorire l'ingress nel mondo del lavoro si punterà sulla profilazione delle persone disoccupate per procedere a programmi mirati per ogni tipologia.
    Acquaroli ha sottolineato l'importanza di investire sul lavoro: "siamo davanti ad una fase importante di trasformazione del mondo del lavoro e della società che deve trovarci pronti con "un'offerta variegata di possibilità per rispondere alle varie esigenze. Occorre - ha aggiunto - riuscire a comunicare bene le iniziative e rendere fruibili le opportunità". ll presidente ha rimarcato anche la necessità di "sburocratizzare al massimo le procedura e continuare a puntare sulla formazione: elemento dirimente per imprese e giovani per affrontare le sfide future". Altro tema fondamentale, ha proseguito, è quello della sicurezza: "è più che mai inconcepibile associare il lavoro a brutte notizie di cronaca. La sicurezza deve essere sempre maggiore, mettere al riparo i soggetti da ogni imprevisto".
   
   

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