Per l'omicidio del
31enne Mihaita Radu, è stato arrestato un 36enne di origini
albanesi dopo la condanna per omicidio volontario. L'arresto del
36enne è arrivato a conclusione delle indagini dei carabinieri
dopo il fatto di sangue avvenuto il 17 febbraio del 2020 in
esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso dalla procura del
tribunale di Macerata. L'uomo, dopo aver lasciato l'Italia
recandosi in Albania, era tornato nel Fermano. E proprio nel
quartiere fermano di Lido Tre Archi i carabinieri del reparto
operativo e della caserma di Porto Sant'Elpidio (Fermo) lo hanno
arrestato nei giorni scorsi.
L'uomo deve scontare 22 anni e 9 mesi di reclusione.
La tragedia si era consumata il 17 febbraio 2020, in un contesto
di rivalità per il controllo del traffico di sostanze
stupefacenti nel territorio. Alle 5 di quel 17 febbraio, i
carabinieri erano stati allertati dal 118 in seguito alla
segnalazione di un residente che, transitando in via Pescolla, a
Porto Sant'Elpidio (Fermo) aveva scoperto il corpo della
vittima.
Gli accertamenti preliminari avevano rivelato che il decesso era
avvenuto a causa di numerosi fendenti inferti alla schiena della
vittima con un'arma bianca. Le indagini hanno consentito di
risalire all'autore materiale del delitto. Già pochi giorni dopo
l'omicidio, il 36enne si era reso irreperibile allontanandosi
dal territorio nazionale, ma grazie alla cooperazione
internazionale con le autorità albanesi, è stato possibile
localizzarlo prima in Albania e poi nella provincia di Fermo
dove lo stesso aveva fatto rientro anche per motivi di salute e
per riavvicinarsi alla famiglia e ai figli rimasti in Italia. I
carabinieri, nel frattempo, hanno raccolto prove decisive che
hanno consentito di ottenere la condanna definitiva dell'uomo
che ora si trova nel carcere di Fermo.
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