"A pochi mesi dalle elezioni
regionali e a ridosso della "primavera" notiamo l'assessore
Baldelli impegnato a promuovere opere realizzate dalla passata
giunta regionale a guida Pd spacciandole per sue". Va
all'attacco la capogruppo del Pd in Consiglio regionale delle
Marche, Anna Casini, che contesta all'assessore in particolare
"l'azione di propaganda è rivolta al territorio di Pesaro Urbino
casualmente suo collegio elettorale. E pensare che quando come
assessore alle Infrastrutture programmavo questi progetti
strategici per il territorio, la destra non perdeva occasione
per criticarli aspramente"
"Grazie alle nostre scelte lungimiranti, - afferma Casini -
già dal 2016 la Regione Marche cedeva all'Anas di circa 800
chilometri di arterie provinciali", "di cui ben 500 in proprietà
e i rimanenti in gestione. Un'operazione fondamentale, voluta
con forza dal centrosinistra, - rimarca la capogruppo dem - che
ha permesso di restituire a queste infrastrutture un livello di
manutenzione adeguato. Le Marche sono state la prima Regione a
siglare un accordo con Anas del quale oggi Baldelli e la giunta
Acquaroli cercano di intestarsi i benefici senza aver
contribuito in 5 anni per migliorarne i contenuti".
"Anche sul fronte della mobilità dolce", Casini ribadisce il
ruolo centrale di quanto fatto negli anni passati: "abbiamo
creduto e investito in una nuova mobilità, quella dolce, ormai
dieci anni fa. Grazie al nostro lavoro le Marche divennero, e
sono, capofila della ciclovia adriatica, un grande progetto
interregionale collegato a investimenti per 60 milioni di euro
per il sistema marchigiano delle ciclovie, vere e proprie
infrastrutture alternative alla mobilità su gomma". "Anche in
questo caso, la destra ostacolò il progetto di collegamento 'a
pettine' - ricorda la esponente del Pd - che collegava la costa
con le aree interne ma oggi non perde occasione per inaugurarne
con entusiasmo, foto e conferenze stampa ogni stralcio
nascondendo però che i lavori, completamente finanziati sono,
dopo cinque anni di Baldelli, in grande ritardo".
"Stendo un telo pietoso sulle condizioni dell'autostrada A14,
la quale, - conclude - a sud della regione è ancora ostaggio di
cantieri infiniti e del silenzio imbarazzante sulla terza
corsia".
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