L'arcivescovo di Fermo, monsignor
Rocco Pennacchio sta mattina ha incontrato i giornalisti del
Fermano e gli operatori della comunicazione. "La Chiesa si va
attrezzando sempre di più - ha affermato monsignor Pennacchio -
e ha preso consapevolezza dell'importanza di comunicare. I
social? Dovrebbero essere strumenti che mettono in comunicazione
persone per creare socialità. Questo si crea con contatti e
follower ma la comunicazione attraverso i social, non essendo di
persona, può essere divisiva ed aggressiva, e quindi di
separazione anziché di socialità".
Dopo l'evento del "Giubileo del Mondo della Comunicazione"
che si è svolto a Roma dal 24 al 26 gennaio, monsignor
Pennacchio ha invitato la stampa fermana ad un incontro nella
sede del centro culturale San Rocco, in piazza del Popolo a
Fermo, per un momento di riflessione, dialogo, confronto, nel
corso del quale è stato anche presentato il "Festival della
Comunicazione 2025", giunto alla sua ventesima edizione, e che
verrà ospitato proprio dall'arcidiocesi di Fermo dal 30 maggio
all'8 giugno.
"Anche per la Chiesa è importante - ha concluso l'arcivescovo
di Fermo - usare gli strumenti in voga tra i giovani ma se non
si arriva a un incontro vis à vis, con un successivo incontro
con la comunità ecclesiale che porta a Gesù, siamo solo ai
fuochi pirotecnici".
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