"Non possiamo permettere che il
dolore del passato venga ignorato o messo da parte: dobbiamo
ricordare per costruire una società che si fondi sulla
consapevolezza, sul dialogo e sulla comprensione reciproca". Le
parole del presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino
Latini hanno aperto la seduta assembleare dedicata al Giorno del
Ricordo per commemorare le vittime delle foibe e l'esodo
istriano e giuliano-dalmata. In aula anche un momento musicale
con il maestro e compositore Marco Santini che ha eseguito
alcuni brani al violino tra cui le struggenti note di "Io che
amo solo te" di Sergio Endrigo.
Alla seduta assistono, ed esporranno i loro lavori in aula,
gli studenti del Turistico dell'Istituto d'istruzione Polo 3 di
Fano vincitori del Concorso nazionale "10 febbraio - Nel marmo
e nel bronzo. Itinerari storici in luoghi e spazi urbani delle
città italiane alla ricerca della memoria delle terre della
Frontiera Adriatica
"Il Giorno del Ricorso - ha affermato il Latini - è anche
un'occasione per riaffermare i principi di pace, solidarietà e
rispetto per i diritti umani: la memoria, infatti, non è
soltanto un atto di rispetto verso chi ha sofferto ma un monito
per le generazioni future affinché atrocità simili non si
ripetano mai più, segnando il destino di innocenti". "E'
essenziale - ha ribadito il presidente del Consiglio regionale -
che in un mondo in continua evoluzione e cambiamento, non
dimentichiamo mai i principi fondamentali della dignità umana e
della pace. Che questa giornata - ha concluso - ci ispiri tutti
a riflettere e a mantenere vivo, nei nostri cuori e nelle nostre
azioni quotidiane, il ricordo di chi ha vissuto una tragedia che
ha segnato indelebilme ntela nostra storia collettiva".
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