Dopo le notizie circa le
preoccupazioni riguardanti la diga di Mercatale (Pesaro Urbino),
sulla questione interviene il Consorzio di Bonifica.
"Crediamo sia importante fare chiarezza per rispondere ai
dubbi sollevati in questi giorni sullo stato della diga di
Mercatale", dichiara Michele Maiani, Presidente del Consorzio di
Bonifica. "Ci tengo a rassicurare quanti guardano con ansia a
Mercatale e prospettano un'estate senza il suo supporto idrico.
- aggiunge - Si tratta di una preoccupazione del tutto
infondata, alimentata in primis dalla non conoscenza delle
procedure obbligatorie imposte al Consorzio di Bonifica delle
Marche dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche),
ai fini della corretta gestione dell'opera, della sua capacità
d'invaso e della sicurezza pubblica, nonché dei reali tempi di
ricarica della diga, rispetto alle portate del fiume Foglia".
"Le improcrastinabili operazioni di svaso effettuate ad
ottobre, - riferisce Maiani - hanno rilasciato l'acqua
accumulata a fine stagione irrigua come da prassi consolidata
della diga di Mercatale. Anche la diga di San Ruffino, nel
Comune di Amandola, ha visto il lago sparire nel giro di pochi
giorni, proprio per rispondere alla prescrizione ministeriale".
"Nel mese di febbraio - spiega l'ing. David Taffetani,
responsabile dighe e impianti del Consorzio - termineranno le
operazioni di manutenzione ordinaria degli organi meccanici
della diga di Sassocorvaro Auditore; le paratoie verranno chiuse
e nel giro di qualche settimana il territorio potrà riavere il
suo lago. Le stesse operazioni di manutenzione sono in corso
presso le dighe e gli impianti in gestione al Consorzio in vista
dell'apertura della nuova stagione irrigua, e tutti saranno
portati a regime entro la fine di marzo".
"Mercatale tornerà a svolgere tutte le sue funzioni: -
prosegue il Consorzio di Bonifica - la produzione di energia
idroelettrica utile a contenere i costi del contributo irriguo,
la riserva idrica per l'idropotabile destinata a Sassocorvaro
Auditore e ai comuni limitrofi, la laminazione delle piene in
caso di eventi alluvionali".
"Altra questione è lo sfangamento della diga". Il Consorzio
ha presentato al Mit "un innovativo progetto, già approvato e in
attesa dei fondi assegnati per poter partire. La rimozione dei
fanghi depositati avrà un duplice effetto: ne limiterà lo
sversamento durante l'annuale apertura degli scarichi di fondo e
consentirà di recuperare circa 1,5 milioni di metri cubi di
capienza dell'invaso riportandolo alla sua capacità originaria".
Lo sfangamento proposto dal Consorzio è "meccanico" e "non
prevede lo spostamento del materiale raccolto: quanto prelevato
verrà diluivo e rilasciato gradualmente. La fluitazione
controllata eviterà che l'acqua del Foglia si trasformi in un
mare di fango, garantirà i prelievi di acqua potabile e
salvaguarderà il patrimonio flora-faunistico che abita dentro e
intorno alla diga.
"Una riflessione che ci teniamo a condividere tanto con la
politica quanto con tutti i cittadini - conclude Francesca
Gironi, Presidente dell'Assemblea del Consorzio e Anbi Marche -
è il ruolo che la diga di Mercatale, così come gli altri invasi,
rivestono per il territorio. Cogliamo una nuova sensibilità
verso la disponibilità idrica. Il cambiamento climatico ci sta
insegnando a non dare nulla per scontato e a definire nuove
priorità nell'uso delle risorse disponibili. Al di là dei lavori
di efficientamento delle reti esistenti o di estensione degli
impianti, oggi è più che mai fondamentale capire come e dove
dev'essere raccolta l'acqua e, successivamente, come dev'essere
usata, pena un depauperamento del benessere collettivo".
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