"No alla Link Campus e chiedono ad
Acquaroli di prendere posizione". La posizione viene espressa in
una nota a firma dei presidenti dei Consigli Studenteschi delle
Università delle Marche: Sabrina Brizzola (Università
Politecnica delle Marche, Dario D'Urso (Università di Macerata),
Manuele Uscov (Università di Urbino), Edoardo Pettinari
(Università di Camerino" che lanciano un "appello urgente: il
sistema universitario pubblico regionale è sotto attacco".
"L'eventuale insediamento dell'Università privata Link Campus
nelle Marche - secondo i presidente dei consigli studenteschi
marchigiani - rappresenta una minaccia concreta per l'istruzione
pubblica e il diritto allo studio".
"Da anni l'università pubblica è penalizzata da continui
tagli al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), mettendo in
difficoltà gli atenei statali, già costretti a fare i conti con
risorse limitate. - ricordano - Ora, con l'arrivo di un ateneo
privato, il rischio è quello di un'ulteriore emorragia di fondi
e studenti a favore di un'istituzione che ha come unico
obiettivo il profitto".
"L'università non è un'azienda. - ribadiscono - Deve rimanere
un luogo di formazione, ricerca e crescita culturale, non uno
strumento di mercato. L'arrivo di Link Campus potrebbe
compromettere l'autonomia della didattica e la qualità della
ricerca, riducendo l'istruzione a un bene di lusso accessibile
solo a pochi privilegiati".
"Le Marche vantano una tradizione universitaria solida,
profondamente radicata nel territorio. - sottolineato i
presidenti dei consigli studenteschi - I nostri atenei pubblici
sono fondamentali per contrastare lo spopolamento delle aree
interne e offrire opportunità di crescita a tutti gli studenti,
indipendentemente dalla loro condizione economica. L'ingresso di
una realtà privata rischia di rompere questo equilibrio,
impoverendo il sistema pubblico e limitando le possibilità per i
giovani marchigiani e non". "La Link Campus University, come
molte altre università private, - aggiungono - prevede rette
d'iscrizione elevate, creando una barriera economica che esclude
molti studenti. Il diritto allo studio deve essere garantito
dallo Stato e dalla Regione, investendo nelle università
pubbliche e assicurando che l'istruzione rimanga accessibile a
tutti, senza discriminazioni di reddito".
"Non solo questioni economiche, - proseguono - ma anche di
qualità. L'esperienza dimostra che gli atenei privati orientati
al profitto spesso abbassano gli standard formativi per attrarre
più iscritti. Il rischio è quello di corsi meno rigorosi, con
minore attenzione alla formazione degli studenti e maggiore
focus sui bilanci economici".
"Chiediamo al Presidente della Regione Marche, Francesco
Acquaroli, - l'istanza dei presidenti dei consigli studenteschi
degli atenei marchigiani - di prendere una posizione chiara e
netta contro l'insediamento della Link Campus University nel
nostro territorio. Difendere l'università pubblica significa
proteggere il futuro dei giovani e garantire un sistema di
istruzione equo, accessibile e di alta qualità".
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