"Domani è una giornata
importantissima per il futuro di tanti lavoratori e famiglie di
Fabriano, di Comunanza e di tutta la Regione - dichiara il
Coordinatore Provinciale di Ancona per Base Popolare Andrea
Castellani a proposito della crisi della Beko- Siamo di fronte a
una crisi che colpisce non solo le Marche, ma anche i tanti
pendolari umbri che lavorano in Beko. La priorità è ovviamente
quella di garantire i livelli occupazionali e rivedere un piano
industriale inaccettabile che parte con un taglio drastico di
posti di lavoro. Questo significa, però, non solo difendere il
presente, ma gettare le basi per un nuovo modello industriale".
Castellani lancia un appello alla politica locale: "Non basta
partecipare ai tavoli istituzionali. È necessario uno sforzo
proattivo. Ho apprezzato l'esempio della Sindaca di Siena, che
ieri si è presentata al Ministero con il suo Vice per portare
direttamente al Ministro Urso la questione BEKO anticipando i
temi della sua città. Questo devono fare anche i nostri
amministratori locali: rimboccarsi le maniche e battere i pugni
su ogni tavolo. Non c'è spazio per la resa, è tempo di agire con
determinazione".
Per Castellani "Da un lato, si tutela la dignità delle
persone e si garantisce una sopravvivenza economica in un
territorio già messo a dura prova. Dall'altro, si proteggono le
competenze e le professionalità, che sono una risorsa
preziosissima, l'ultima che ci è rimasta, per affrontare la
necessaria riconversione del nostro modello industriale. Se una
fabbrica chiude, se i lavoratori vanno in cassa integrazione, è
come scendere da un treno in corsa: risalire diventa
impossibile".
Un riferimento particolare viene fatto alla lezione lasciata da
precedenti crisi industriali, come quella della Antonio Merloni
che Castellani definisce "un monito per tutti".
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