Ala Mole Vanvitelliana, nella Sala Conferenze del Museo Tattile Statale Omero, l'Archivio di Stato di Ancona, nell'ambito del progetto PNRR La memoria condivisa: fruizione senza barriere del patrimonio archivistico, ha presentato ieri tre videoguide accessibili realizzate per promuovere la conoscenza delle documentazioni storiche conservate in Istituto e dei servizi offerti al pubblico. Dei video, commissionati alla Peaktime Marketing&Comunicazione Srl, è stata proiettata in anteprima una clip di alcuni minuti, dotata di interprete LIS, che restituisce riassuntivamente gli argomenti trattati nelle tre videoguide.
Il progetto La memoria condivisa, ideato in collaborazione con il Museo Omero, ha già prodotto una pluralità di interventi rivolti a un più ampio accesso e partecipazione alla cultura quali la redazione del P.E.B.A. (Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche), la formazione di tutto il personale d'ufficio in tema di accessibilità fisica e cognitiva e la realizzazione di una serie di sussidi tiflodidattici: libri tattili, disegni a rilievo, calchi, trascrizioni in braille di documenti storici appositamente selezionati.
L'Istituto, a breve, si doterà infine di una postazione digitale dedicata alle persone con disabilità di tipo visivo, di una stampante braille e di ausili alla mobilità. Alla conferenza stampa, aperta da Rosangela Guerra della Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche, sono intervenuti Carlo Giacomini Direttore dell'Archivio di Stato, l'Assessore ai Servizi sociali del Comune di Ancona Manuela Caucci, per il Museo Omero il Presidente Aldo Grassini e Monica Bernacchia, Alvin Crescini e Marta Paraventi per la Peaktime.
Le videoguide, presenti sui principali social e fruibili dal sito dell'Archivio di Stato, permetteranno una migliore accessibilità e una più ampia conoscenza dei servizi che l'Ufficio quotidianamente offre alla propria utenza; focalizzando l'importanza del patrimonio archivistico del territorio provinciale, saranno quindi utilizzate per le attività didattiche, i laboratori multisensoriali e le manifestazioni culturali che l'Istituto progetta, cura e realizza in favore della documentazione storica in esso conservata: memoria personale e collettiva di una comunità.
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