Il fenomeno della morosità per le
abitazioni del patrimonio immobiliari dell'Erap rappresenta un
aspetto di forte preoccupazione, in quanto non è possibile
azzerare il fenomeno. Riguarda sia il pagamento dei canoni di
locazione, sia la corresponsione delle quote dell'autogestione
e/o dei condomini, che sempre più spesso sono anticipate
dall'Ente agli amministratori di condominio per evitare il
distacco di forniture e servizi. L'Erap Marche al 31 dicembre
2023 deve ancora incassare di 1,4 milioni di euro dall'anno
2000, per somme anticipate di quote condominiali per assegnatari
morosi al fine di evitare il distacco dei contatori, somme di
difficile recupero. "Per questo possiamo dire che Erap funge da
ammortizzatore sociale", spiega il Presidente dell'Erap Marche,
Saturnino Di Ruscio -.
Per gli anni 2025-2027 sono previste in bilancio 400mila euro
annue di quote condominiali per assegnatari morosi. Nel FCDE
(Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità) sono accantonate, sempre
nel triennio, 291.616 euro. "Sta a significare - spiega Di
Ruscio - che, nonostante l'impegno degli uffici, recuperiamo
solo un quarto delle somme anticipate". "La problematica
dovrebbe essere gestita dai servizi sociali dei Comuni che
valutano la situazione reddituale sostenendo economicamente la
famiglia assegnataria", aggiunge il Presidente. E' evidente che
l'Erap Marche, spesso sull'onda dell'urgenza del problema
(distacco luce o gas nel periodo invernale) nonché su spinte
mediatiche, si sostituisce ai Comuni o agli altri enti
assistenziali, togliendo risorse alla attività istituzionale.
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