Dal 20 al 29 agosto gli studenti dell'Università di Macerata e 25 alunni delle università di Venezia, Lecce, Catania, Bologna, Roma e Camerino, saranno in visita nei Balcani.
Verranno impegnati in un percorso di
riflessione e confronto organizzato dall'ateneo di Macerata e
curato da Roberta Biagiarelli, artista multidisciplinare e
ricercatrice storica, esperta del genocidio di Srebrenica e più
in generale della guerra balcanica degli anni '90.
Gli studenti avranno l'opportunità di ascoltare numerose
testimonianze da guide, sopravvissuti e interpreti, tra cui
giornalisti e scrittori come Azra Nuhefendi, Dario Terzic e
Valentina Gagic, socia fondatrice dell'associazione "Sara" a
Srebrenica.
Saranno accompagnati anche dal giornalista e
conduttore radiofonico Riccardo Michelucci.
Il rettore dell'Università di Macerata John Mc Court ha
voluto salutare i ragazzi in partenza. "Il viaggio - ha detto -
sarà un'occasione unica per le nostre studentesse e i nostri
studenti per conoscere da vicino un'altra parte d'Europa, i
Balcani, una zona che tanto ha sofferto le guerre. Sarà un
momento di crescita per i ragazzi che dovranno conoscere da
vicino i danni della guerra e le tante complessità della storia
recente della zona. Potranno visitare città come Srebrenica,
Tuzla, Mostar e Sarajevo, conosciute finora per essere state
teatri di guerra, morte e sofferenza, ma che oggi, pur portando
ancora le cicatrici del passato, si rivelano città vive e
vibranti, centri culturali che guardano al futuro".
Roberta Biagiarelli ha sottolineato come l'esperienza sarà
"un'immersione nel '900 ed è molto importante che sia stata
colta questa opportunità". Gli studenti "potranno toccare con
mano ciò che lascia il dopoguerra sul territorio - ha aggiunto
Biagiarelli - e capire quanto esso sia ancora pervasivo
continuando a riverberarsi dentro la società bosniaca attuale".
Il gruppo sarà guidato dalla direttrice della Scuola
Superiore "Giacomo Leopardi" dell'Università di Macerata, la
professoressa Carla Danani, e sarà accolto dall'ambasciatore
italiano in Bosnia-Erzegovina, Marco Di Ruzza e dalla rettrice
dell'Università di Tuzla, la professoressa Nermina Hadžigrahić.
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