Un teatro che non deve essere visto solo come un ente produttore di prosa, ma anche come istituzione culturale in grado di condividere esperienze col pubblico per favorire la crescita di una comunità.
E' questo il principio
ispiratore del nuovo direttore artistico di Marche Teatro
Giuseppe Dipasquale che, a pochi giorni dalla sua nomina, ha
annunciato oggi in un incontro ad Ancona le linee guida del suo
programma per rendere l'ente, che ha la sua sede principale al
Teatro delle Muse, protagonista della scena italiana: sono la
creazione di un sistema a rete di collaborazione sia con gli
altri teatri presenti nelle Marche che con quelli nazionali di
maggior rilievo, assieme all'attenzione alla qualità degli
spettacoli e ai giovani, il pubblico di domani da attrarre e
fidelizzare nel tempo.
Dipasquale, 61 anni, regista e autore teatrale originario di
Catania, ha diretto oltre 50 spettacoli con i più importanti
teatri e festival italiani tra cui il Carcano di Milano, lo
Stabile di Napoli e quello di Catania, da lui guidato dal 2007
al 2021, realizzando anche importanti regie liriche e
collaborando tra gli altri con Andrea Camilleri.
Scelto tra 21
candidati dal Consiglio di amministrazione di Marche Teatro,
farà base ad Ancona proprio all'interno del grande plesso delle
Muse, che dispone per i suoi direttori artistici di un
appartamento dedicato.
Oggi a dargli il benvenuto c'erano anche il presidente di
Marche Teatro, Valerio Vico e gli esponenti del cda Andrea
Speciale (vicepresidente) Francesco De Benedetto, Cristiano
Lassandari, e Anna Maria Bertini, assessore alla Cultura del
Comune di Ancona, che ha ringraziato la direttrice uscente Velia
Papa per il suo impegno: "grazie a lei e al lavoro del suo staff
i conti sono a posto e Marche Teatro è oggi tra i 19 teatri di
Rilevante interesse culturale riconosciuti dal ministero, che in
dieci anni grazie al lavoro svolto ha praticamente raddoppiato i
sui contributi. Rappresenta inoltre per il Comune un punto di
riferimento nella gestione, e una vetrina per le tante
produzioni che portano il nome di Ancona in giro per l'Italia".
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