Sull'acquisto di Villa Lussu a Fermo arriva la risposta del ministero.
L'interrogazione del gruppo Pd
della Camera a prima firma Irene Manzi, presentata martedì sul
tema della messa in vendita di quello che fu il ritiro fermano
della partigiana e scrittrice Joyce Lussu, ha avuto una risposta
dal Ministero della Cultura col sottosegretario Gianmarco Mazzi.
Il Ministero ha deciso di procedere con "ulteriori accertamenti
istruttori circa la fattibilità e la sostenibilità dell'acquisto
della villa di Joyce Salvadori per realizzarvi una casa museo",
riservando per sé il diritto di prelazione in caso di
alienazione del bene.
Nella sua esposizione, Manzi ha sottolineato il ruolo
primario del Centro Studi Joyce Lussu, ricordando la raccolta
firme con più di 20mila sottoscrittori e la manifestazione
d'interesse da parte del Comune di Fermo.
"Quella casa è stata a lungo cenacolo culturale e politico,
simbolo del grande impegno di Joyce Lussu e della capacità di
aggregare persone e idee, luogo di incontro e dibattito.
E anche
oggi, a distanza di 25 anni dalla sua scomparsa, ha un grande
valore che andrebbe preservato attraverso un'azione pubblica".
Nella sua risposta, il sottosegretario Mazzi ha precisato che
"il lodevole intento di fondare la casa museo, sotto l'egida del
Ministero della Cultura, deve tuttavia essere accompagnato da
un'attenta analisi delle potenzialità e delle criticità. Se,
infatti, la villa è sita in una località a forte vocazione
turistica stagionale, va segnalata la necessità di intervenire
con ampi lavori di adeguamento normativo e impiantistico, legati
anche all'accessibilità". A questi si legherebbero le spese per
la gestione del parco. Inoltre, ha fatto presente che
un'eventuale gestione diretta da parte dello Stato "dovrebbe
essere organizzata con gli enti territoriali".
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