"La schiavitù sessuale è
l'annientamento dell'umanità. Specie quando le vittime sono
delle giovanissime donne, quasi delle bambine. Per questo
esprimo a don Aldo e a tutta la comunità la mia solidarietà e vi
dico grazie per quello che fate per ognuna di loro dal profondo
del mio cuore". Così in un'intervista a Interris.it, il
comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Teo
Luzi, che ha visitato la casa rifugio della Comunità Papa
Giovanni XXIII, per donne vittime della tratta della
prostituzione schiavizzata, struttura gestita nelle Marche da
don Aldo Buonaiuto, fondatore della testata online In Terris
(www.interris.it) e sacerdote della comunità fondata da don
Oreste Benzi.
"La tratta delle donne è un tema complesso - ha proseguito il
generale Luzi, dopo aver ascoltato le testimonianze delle donne
ospitate nella casa rifugio - perché esiste una larga fascia
della popolazione che è spesso indifferente al problema, o lo
ignora completamente. Ma la schiavitù non è degna di una
democrazia avanzata. E' già un dramma quando una persona viene
portata via dal proprio Paese o è costretta a lasciarlo per
motivi economici o per le guerre. Ma la schiavitù sessuale è
l'annientamento dell'umanità".
"Essere qui di persona nella 'Casa tra Le Nuvole di Papa
Francesco', struttura protetta per le donne vittime di tratta
della Comunità Papa Giovanni XXIII, mi aiuta a riflettere sulla
necessità di fare di più per queste vittime del mondo della
crudeltà", ha detto il generale Luzi. Don Aldo lo ha accolto con
l'arcivescovo di Camerino e San Severino Marche, vescovo di
Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, alla sindaca di
Fabriano Daniela Ghergo. Presente anche il comandante della
Legione Marche il generale Salvatore Cagnazzo.
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