A 78 anni Milo Manara debutta
nell'opera lirica con le scene e i costumi di Così fan tutte di
Mozart, titolo inaugurale della 56/a Stagione Lirica di
Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. L'opera va in scena
venerdì 20 e domenica 22 ottobre con un'anteprima giovani il 18
ottobre. Aldo Sisillo dirige la Form Orchestra Filarmonica
Marchigiana e il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, la regia
è di Stefano Vizioli, luci di Nevio Cavina, coordinamento di
Benito Leonori (scene) e Roberta Fratini (costumi). Si tratta di
un nuovo allestimento, coprodotto da Fondazione Pergolesi
Spontini (capofila), Fondazione Teatro Verdi di Pisa, Fondazione
Teatro Comunale Pavarotti di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e
Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz. Cantano Ekaterina
Bakanova, Lilly J›rstad, Jiri Rajnis, Antonio Mandrillo,
Francesca Cucuzza, Emanuele Cordaro. Con il segno
contemporaneo di Milo Manara, giocoso, colorato e licenzioso, il
nuovo allestimento declina su una scenografia bidimensionale
dipinta il capolavoro di Mozart, ultimo titolo della trilogia di
Da Ponte, che mischia disinvoltamente comicità a tragedia,
malinconia ad erotismo, filosofia e labirinti di passioni.
"Se c'è un'opera che si presta a una scenografia tutta dipinta è
proprio questa", fa sapere Manara che ha disegnato per
l'occasione una eccezionale serie di illustrazioni sulle
metamorfosi di Zeus, tra ninfe e satiri, travestimenti e
corteggiamenti caratterizzati da una sensualità elegante,
enigmatica, senza tempo. "Il mito si adatta al Settecento,
quando andava di gran moda - aggiunge -. In Così fan tutte, alla
fine, a furia di travestirsi, si perde la percezione della
propria identità". I colori pastello di scene e costumi
riportano alle tendenze pittoriche di un Settecento stilizzato,
tra nuances avorio, rosa e azzurre che a Jesi trionfano nella
celebre Galleria di Palazzo Pianetti, sede della Pinacoteca
Civica. Proprio a Palazzo Pianetti dal 13 al 29 ottobre, saranno
esposti i disegni originali di Milo Manara per le scene e i
costumi dell'opera mozartiana. L'opera è accessibile anche a non
vedenti/ipovedenti e a non udenti/ipoudenti, nell'ambito del
progetto regionale "Marche for all".
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