"La presentazione del candidato
della sinistra alle prossime regionali è stata teatro di una
grottesca sceneggiata. Mangialardi si è cucito addosso la parte
di figlio ingrato che si vergogna della famiglia-Pd, ma che, al
contempo, non disdegna i voti della sua nomenklatura, senza i
quali l'ago della bilancia elettorale del sindaco senigalliese
non si smuoverebbe di una tacca". Così in una nota l'on.
Riccardo Marchetti, commissario della Lega Marche, che accusa il
candidato governaaore del centrosinistra di tentare di
"spacciare per logiche spartitorie le riflessioni del
centrodestra sul candidato migliore per le Marche". "Mangialardi
- insiste Marchetti - elenca propositi che rasentano il
velleitarismo. Le Marche non chiedono sogni ma certezze, specie
ora che, da modello industriale, rischiano di diventare une
emblema di come l'economia, sotto i colpi della crisi bancaria,
finanziaria e sanitaria possa regredire a livelli pre-bellici".
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