"Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo culturale, attraversare le luci e le ombre di un periodo cruciale per l'Italia e per il mondo, appassionandoci alla sua immaginazione sognatrice, riflettendo criticamente sulla sua contraddittoria eredità".
Lo ha detto Lucrezia Ercoli, direttrice artistica del festival Popsophia, in chiusura dell'8/a edizione alla Rocca Costanza di Pesaro basata sul tema 'Vietato Vietare' a 50 anni dal '68.
Due giornate ricche di incontri: dalla rivoluzione femminista di Angela Azzaro alla ribellione giovanile di Simone Regazzoni, dalla filosofia della contestazione di Remo Bodei al sessantotto antagonista di Marcello Veneziani, fino alle riflessioni conclusive sul populismo di Piero Sansonetti. Da slogan incendiario del maggio francese, 'Vietato vietare' è diventato il grimaldello per riflettere sulla potenza dirompete di domande ancora attuali sulla libertà, l'amore, l'identità, l'autorità, la violenza e l'utopia.
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