Il riutilizzo dei beni confiscati è stato al centro dell'audizione, in Commissione Speciale Antimafia del Consiglio regionale, di associazioni e organizzazioni sindacali firmatarie del documento 'I beni confiscati in Lombardia. Proposte per promuovere e sostenere il loro riutilizzo a fini sociali'. Gli intervenuti hanno sottolineato l'esigenza di aggiornare la strategia regionale con un maggiore coinvolgimento degli enti del Terzo settore e di prevedere interventi non solo strutturali ma anche di sostegno alla gestione quotidiana dei beni.
Tra le criticità emerse, gli auditi hanno riportato l'insufficienza dei fondi destinati al riutilizzo sociale, la complessità burocratica che ostacola la presa in carico e la gestione dei beni, la difficoltà dei piccoli Comuni nell'affrontare le spese di riqualificazione e gestione e l'esigenza di creare tavoli di lavoro permanenti per una programmazione condivisa.
Particolare rilievo è stato dato alla proposta di istituzionalizzare momenti di monitoraggio annuale o biennale sullo stato dei beni confiscati, coinvolgendo direttamente le realtà del territorio. La presidente della Commissione, Paola Pollini, ha confermato l'impegno a proseguire un percorso di confronto costante con le associazioni e i sindacati, che a loro volta chiedono un maggiore e costante confronto con la Giunta regionale al fine di rendere più efficaci le politiche regionali sui beni confiscati anche attraverso incontri operativi per rendere sistemico il lavoro di rete.
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