Davide Fontana, accusato dell'omicidio della ex fidanzata Carol Maltesi commesso l'11 gennaio 2022 a Rescaldina, nel Milanese, è stato condannato all'ergastolo nel processo di secondo grado bis. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Milano, riconoscendogli l'aggravante della premeditazione.
L'ex bancario era stato condannato in primo grado a 30 anni dalla Corte di Assise di Busto Arsizio, con una sentenza che era stata poi parzialmente riformata in appello, quando al 45enne era stata inflitta la pena dell'ergastolo con il riconoscimento dell'aggravante della premeditazione, esclusa invece dai primi giudici.
Proprio su questo aspetto la Corte di Cassazione, lo scorso settembre, ha ordinato un nuovo processo d'appello. Confermando la condanna alla pena massima, i giudici del secondo grado bis hanno accolto oggi la richiesta della Procura generale.
"Spero che adesso sia finita e che Carol riposi in pace", ha detto la zia della vittima dopo la lettura del verdetto.
A quanto ricostruito nel corso delle indagini, Fontana avrebbe ucciso Carol colpendola con 13 martellate alla testa e sgozzandola. Il giorno dell'omicidio i due si erano incontrati per girare assieme un video da pubblicare su Onlyfans, nel quale lei, che realizzava contenuti per la piattaforma con l'aiuto dell'ex fidanzato, doveva apparire legata e con un cappuccio sulla testa. Una scena che le era stata commissionata da un utente che si era poi rivelato essere lo stesso Fontana tramite un profilo falso.
Dopo averla uccisa, l'uomo avrebbe fatto a pezzi il corpo per poi conservarne i resti per oltre due mesi in un congelatore comprato su Amazon. Non riuscendo a bruciarli, aveva infine deciso di abbandonarli dentro ad alcuni sacchi neri in una discarica a cielo aperto nel Bresciano. Per tutto quel tempo avrebbe continuato a utilizzare il suo cellulare per rispondere ai messaggi di amici e parenti.
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