Un'interrogazione in Consiglio
regionale "che nasce da un'esigenza chiara: spingere Regione
Lombardia a costituirsi parte civile nel processo 'Hydra'.
Parliamo di un'indagine senza precedenti per ampiezza e gravità,
con 143 imputati appartenenti a Cosa Nostra, 'Ndrangheta e
Camorra" spiega la consigliera del M5s lombardo Paola Pollini
con in pentastellati che, dopo aver presentato un pdl
sull'argomento insieme al parlamentare Federico Cafiero De Raho,
domani portano in Aula un'interrogazione per chiedere alla
Regione di costituirsi parte civile nei processi contro le
mafie.
"Sono tre organizzazioni criminali che, in Lombardia, hanno
unito le forze per infiltrare il tessuto economico e
istituzionale, in particolare nei settori dell'edilizia, del
traffico di droga, del riciclaggio e persino nell'utilizzo
illecito dell'ecobonus. È una vera e propria alleanza criminale
che agisce come una bomba atomica sull'economia legale" ha
sottolineato Pollini.
"La costituzione di parte civile è fondamentale. Abbiamo
depositato anche una proposta di legge che rende obbligatoria
questa costituzione nei processi per associazione mafiosa e
scambio elettorale politico-mafioso. Non è solo una facoltà: è
un dovere" ha aggiunto.
Regione Lombardia, costituendosi parte civile nel processo
Hydra, secondo Pollini "potrà ottenere l'accesso pieno agli atti
processuali. Questo significa conoscere nomi, imprese, modalità
operative delle mafie. Perché oggi le mafie investono miliardi".
Costituirsi parte civile significa inoltre "rompere il silenzio,
combattere l'indifferenza. E sappiamo bene che l'omertà è il
pilastro delle mafie" ha concluso, sottolineando che in
Lombardia oggi "operano almeno 24 Locali di 'Ndrangheta, con
piena autonomia decisionale, come in Calabria, una struttura
radicata e con profitti enormi: almeno 30 miliardi di euro
l'anno solo dal traffico di stupefacenti".
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