Giovedì 15 Maggio dalle 9 si terrà
un nuovo "presidio resistente contro lo sfratto imminente del
Leoncavallo" organizzato dal centro sociale "per difendere
un'esperienza collettiva che oggi - scrivono gli attivisti sui
social - rischia seriamente di scomparire".
"Ci vogliono cacciare - prosegue il comunicato - dal nostro
spazio in via Watteau, costruito con l'impegno, le lotte e la
gioia politica di tre generazioni di persone che non si sono
arrese al realismo capitalista, una comunità che ha saputo
sognare una città diversa costruendo uno spazio fuori dalle
regole del profitto e del consumo. Vogliono prendersi anche lo
stabile che per trent'anni abbiamo bonificato, ricostruito,
mantenuto, messo in sicurezza, reso un luogo abitabile per
tutt*. Cosa sorgerà al posto di un luogo amato e attraversato
quotidianamente, la cui memoria è condivisa da un terzo della
città? L'ennesimo anonimo grattacielo. L'oblio della storia
proletaria di Milano".
"Il Leoncavallo è riconosciuto a livello internazionale e -
conclude la nota - fa parte di una rete di soggettività uniche
che nelle capitali europee hanno fatto la storia della cultura
underground. Persino chi in questi anni ci ha condannato non ha
potuto non riconoscere il valore sociale della comunità che per
cinquant'anni a partire dalla sede in via Leoncavallo ha fatto
parte del tessuto della città. Non lasceremo che la democrazia
del metro quadro e i signori del cemento radano al suolo
qualsiasi dissenso".
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