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Il monologo teatrale 'Accabadora' al Menotti di Milano

Il monologo teatrale 'Accabadora' al Menotti di Milano

Dal romanzo di Michela Murgia, la piece con Anna Della Rosa

MILANO, 11 marzo 2025, 20:00

Redazione ANSA

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Arriva al teatro Menotti di Milano, dal 18 al 23 marzo, 'Accabadora', il monologo teatrale tratto dal romanzo di Michela Murgia con Anna Della Rosa, diretto da Veronica Cruciani.
    Il libro vincitore del Premio Campiello 2010 è diventato un testo teatrale scritto da Carlotta Corradi su richiesta della regista, che da subito ha pensato di farne un monologo partendo dal punto di vista di Maria, la figlia di Bonaria Urrai, l'accabadora di Soreni.
    Michela Murgia racconta una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria all'età di sei anni viene affidata a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all'occasione fa l'accabadora, aiutando le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell'ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia Bonaria.
    L'accudimento finale è uno dei doveri dell'essere figlia d'anima, una forma di adozione concordata tra il genitore naturale e il genitore adottivo.
    La drammaturgia di Carlotta Corradi parte proprio dal ritorno di Maria sul letto di morte di Tzia Bonaria. "Da subito ho immaginato il dialogo tra Maria e Tzia Bonaria come un dialogo tra sé e una parte di sé, tra una figlia - spiega la regista - e il suo genitore interiore Per questo ho voluto realizzare uno spazio astratto, mentale, nel quale Maria cerca di rielaborare la morte della madre adottiva. Ciò darà origine ad un conflitto tra due aspetti di Maria la parte rimasta bambina e la parte che deve diventare adulta". "Lo spettacolo, visto come una rêverie che si ripete ogni giorno uguale a se stessa - conclude Veronica Cruciani - troverà in questa sofferta ripetizione del gesto la sua risoluzione, permettendo a Maria di uscire dall'ossessione e di andare in una nuova direzione di vita".
   

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