È partito da piazzale Maciachini il
corteo milanese pro Palestina, aperto da un furgone con uno
striscione che recita: "Fermiamo il genocidio a Gaza, salviamo
Gaza". Sono almeno un migliaio i manifestanti che, sventolando
bandiere della Palestina e indossando kefiah, arriveranno fino
alla stazione Centrale.
Il primo a prendere la parola al megafono, prima che il
corteo si muovesse, è stato Mohammad Hannoun, fondatore
dell'Associazione benefica di solidarietà al popolo palestinese,
recentemente inserito nella blacklist delle sanzioni dal
dipartimento del Tesoro Usa in quanto ritenuto sostenitore
finanziario internazionale di Hamas. "Tutti noi sosteniamo tutte
le forze politiche, tutte le fazioni armate palestinesi perché
la resistenza è legittima", ha detto nel corso di un lungo
intervento. "Hamas sono palestinesi, Al Fatah sono palestinesi,
il fronte popolare sono palestinesi. Per cui tutta la resistenza
è palestinese".
Nominata anche la premier Giorgia Meloni che, "in quanto
donna, mamma, cristiana parla di valori. Non so quali valori -
ha detto Hannoun -, perché i valori li vediamo nelle piazze del
popolo italiano schierato a favore degli oppressi palestinesi.
Chi aiuta i palestinesi viene schedato dal dipartimento del
tesoro Usa". Dopo il suo intervento, Hannoun ha precisato con i
giornalisti di non avere "mai sostenuto Hamas o Al Fatah".
Tra i cartelloni esposti dai manifestanti, anche uno a
sostegno di Hannoun firmato 'Proletari comunisti': "La
solidarietà non è terrorismo. Giù le mani da Hannoun.
Solidarietà e mobilitazione contro il governo Meloni e la stampa
al servizio dello Stato nazisionista e genocida di Israele".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA