Guardare, interpretare e
rappresentare la realtà da prospettive inedite: è la linea guida
della stagione Elfo Puccini 2024/25, presentata oggi.
"Il dialogo con artisti di diversi ambiti e generazioni, con
il pubblico e le comunità che ci circondano, - è stato spiegato
- è il motore del nostro progetto culturale.
E si riflette sia
nelle scelte produttive, che vedono quest'anno una nutrita
presenza di drammaturgie originali, sia nello scouting e nella
valorizzazione della creatività che intercettiamo nel mondo
teatrale".
L'apertura di stagione, il 22 ottobre, non è affidata a una
novità ma al Re Lear con cui nel 2023 l'Elfo ha celebrato mezzo
secolo di storia teatrale, frutto di un lavoro di scavo
nell'essenza del testo che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
hanno portato in scena partendo dalla traduzione e affidando a
Elio De Capitani il ruolo del tormentato re.
Spazio poi ad
Amadeus di Peter Shaffer (21 gennaio/2 marzo), diretto da
Bruni/Frongia, un 'capriccio' allucinato e sontuoso nel quale è
Ferdinando Bruni a dare corpo alla follia di Salieri e alla
sfida con il giovane Mozart di Daniele Fedeli. 'La prima luce di
Neruda' (7 maggio/5 giugno) è il romanzo affidato a César Brie,
che ne ha tratto un adattamento di forte tensione e sensualità.
Una struggente storia d'amore e di impegno politico che vede
protagonisti Elio De Capitani, Cristina Crippa, Silvia Ferretti
e Umberto Terruso.
Il teatro di Beckett torna protagonista anche quest'anno per
proseguire il lavoro avviato con Giorni felici: L'ultimo nastro
di Krapp/Quella volta (18 ottobre/10 novembre) è una
sperimentazione sul suono e sull'ascolto, un viaggio nei ricordi
e nel tempo che Francesco Frongia affida all'interpretazione di
Ferdinando Bruni. Con La collezionista (9 gennaio/2 febbraio) va
invece in scena un nuovo, spiazzante racconto teatrale sull'arte
contemporanea sulla drammaturgia originale affidata a Magdalena
Barile, la regia a Marco Lorenzi, il ruolo della protagonista,
ispirato alla figura di Peggy Guggenheim, a Ida Marinelli, in
scena con Marco Bonadei, Barbara Mazzi e Angelo Tronca.
Safari pomodoro. Una stand-up tragedy (8 novembre/1
dicembre), progetto sostenuto dal Bando Per chi crea 2023, è
anch'esso nato in seno all'Elfo, da un'idea di Michele Costabile
che ha coinvolto per la drammaturgia il giovane Nicolò Sordo.
Diretto da Elio De Capitani ed Alessandro Frigerio, prende
spunto dall'esperienza dello stesso Costabile in una fabbrica
per la lavorazione dei pomodori. Io sono il vento (8/30 maggio)
di Jon Fosse è una novità diretta da Marco Bonadei, in scena
insieme ad Angelo Di Genio.
Sul fronte delle ospitalità la stagione è segnata dal debutto
di Alessandro Bergonzoni, che presenta all'Elfo il nuovo
spettacolo, dal titolo ancora in via di definizione (19
novembre/1 dicembre).
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