"Sul figlio di La Russa in assoluto il padre mi ha detto 'Fai come vuoi', quindi non c'era alcun tipo di pressione. È chiaro che il suo curriculum non l'ho trovato per terra". Così Vincenzo Novari, l'ex ad della Fondazione Milano-Cortina 2026, interrogato per 9 ore nell'inchiesta per corruzione e turbativa, ha parlato ai cronisti dell'assunzione nell'ente di Lorenzo Cochis La Russa, figlio del presidente del Senato. La Russa junior, ha chiarito Novari, "si era appena laureato in legge e aveva esperienza in eventi ed è andato a lavorare in un team di eventi". E ancora: "Ovviamente ci sono delle sfumature in tutte le segnalazioni".
Nel corso dell'interrogatorio, andato avanti fino a tarda notte, davanti ai pm di Milano Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, da quanto si è saputo, a Novari, difeso dai legali Nerio Diodà e Elena Vedani, è stato chiesto conto, in particolare, di una dozzina di nomi di assunti legati al mondo politico. Un filone dell'inchiesta per abuso d'ufficio riguarda, infatti, proprio le assunzioni. "Per candidarsi c’era un sito dove arrivavano tutti i curricula che venivano valutati - ha spiegato Novari -. Ne arrivavano a centinaia e c’era un team di tre persone. Dopodiché c’erano quelli che lo portavano a mano sotto il palazzo, c’era di tutto. Per me erano assolutamente pari. Sono entrate 200 e passa persone e i nomi dell’elenco sono otto (quelli di cui hanno chiesto conto i pm, ndr). Il punto è che lì ci sono tutti i sì, ma mancano tutti i no che ho detto, che erano molto più potenti".
A Novari, nel faccia a faccia coi pm, è stato chiesto conto anche del posto assegnato a Livia Draghi, nipote dell'ex premier: "Arriva da un contatto che me lo dà - ha detto ancora l'ex ad - e ovviamente viene valutata perché stavamo cercando una figura che si occupasse di contenuti video ed era esattamente il profilo che stavo cercando".
E ha chiarito ancora: "Io da statuto ero sia Ad che capo del personale, le procure per assumere e licenziare persone le avevo solo io". Ci sono state "segnalazioni e ovviamente ci sono delle sfumature in tutte le segnalazioni - ha precisato - c'è quello che ti dice 'tieni mi hanno dato sto curriculum e non me frega niente' e quell'altro che ti dice 'ci terrei molto', ma su tutti alla fine decidevo sempre e solo io".
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