Sarà assegnato alla memoria
dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, assassinato nel 1979 durante
l'incarico come commissario liquidatore della Banca privata
italiana, il riconoscimento di 'Gran paladino della memoria
2023'. A ritirare il riconoscimento saranno la moglie Annalori e
i figli Umberto e Francesca il 7 novembre all'Istituto dei
ciechi di Milano, nell'ambito dell'ottava edizione
dell'iniziativa 'Paladini delle memorie 2023', promossa dalla
sezione milanese dell'Unuci (Unione nazionale ufficiali in
congedo d'Italia), dall'associazione nazionale delle Voloire,
che riunisce chi ha prestato servizio nelle batterie a cavallo,
e dall'Osservatorio metropolitano di Milano.
Ambrosoli, Medaglia d'oro al valor civile, viene premiato
come "esempio di altissimo senso del dovere e dell'assoluta
integrità morale spinti sino all'estremo sacrificio", come si
legge in un comunicato.
Gli altri riconoscimenti come 'Paladino della Memoria'
saranno assegnati, per citarne solo alcuni, a Mario Vanni
(Associazione nazionale Alpini di Milano), Graziano Zecchillo
(Associazione nazionale Carabinieri, ispettorato Lombardia), il
giornalista di Famiglia Cristiana Antonio Sanfrancesco
(Associazione Regionale Pugliesi). Il Comitato ha poi deciso di
assegnare il riconoscimento anche a Fabio Massa, giornalista e
presidente della Fondazione Stelline, a Roberto Jarach,
presidente del Memoriale della Shoah di Milano e a Massimo Nava,
scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. I 'Paladini
delle Memorie' "sono protagonisti positivi della società
italiana di ieri e di oggi e si pongono come esempio di
cittadini attivi e virtuosi", ha spiegato il presidente Camillo
de Milato, presidente dell'Osservatorio Metropolitano di Milano.
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