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Caffaro: Medicina Democratica, assurda esclusione da processo

Caffaro: Medicina Democratica, assurda esclusione da processo

Ieri la decisione del Gup di Brescia

BRESCIANO, 27 settembre 2023, 18:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ieri l'esclusione come parte civile dal processo che dovrà iniziare. Oggi la reazione.
    "Sconcerto, è il termine che meglio esprime la reazione di Medicina Democratica a fronte della esclusione quale parte civile nel processo che si aprirà a Brescia per gli episodi più recenti di inquinamento dal sito ex Caffaro". Sono le parole di Marco Caldiroli, presidente dell'associazione a commento della decisione di ieri del Gup che ha escluso le parti civili fra cui anche Codacons e Lac dal processo per disastro ambientale relativo al sito Caffaro di Brescia. Il Comune di Brescia e il Ministero dell'Ambiente avevano già deciso di non costituirsi generando polemiche a livello locale e nazionale. "Siamo convinti - ha aggiunto Caldiroli - di avere tutte le carte in regola per rappresentare nel processo le ragioni delle popolazioni e dei lavoratori esposti, loro malgrado, a sostanze tossiche anche negli ambienti di vita e nell'acqua. Come in molte altre occasioni, oltre ai nostri fini statutari di tutela della salute e dell'ambiente, nel caso di Brescia abbiamo documentato le attività da noi svolte sul problema da decenni".
    Medicina Democratica sottolinea che "anche grazie alla azione della realtà locale rappresentata da Marino Ruzzenenti, con le sue denunce di oltre venti anni fa, abbiamo portato davanti a tutti la grave situazione di compromissione ambientale e ha contribuito in maniera determinante a portare l'attenzione sul disastro ambientale, provocato dalle attività industriali della Caffaro, dalla diffusione nel terreno e nelle acque di veleni come i policlorobifenili, (Pcb), le policlorodibenzo diossine e dibenzofurani (Pcdd/F), mercurio e arsenico".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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