Un nuovo modello organizzativo che
favorisce inclusione, fiducia e produttività e che si basa su
una logica non gerarchica. Si chiama AEquacy e a introdurlo è
Nespresso per rispondere alle esigenze delle persone nei
confronti del lavoro soprattutto dopo la pandemia, quando si
sono diffusi sempre più fenomeni come il 'quiet quitting', la
'great resignation' ed è aumentato il burnout.
I risultati, secondo l'azienda, si vedono già dopo i primi
mesi. I dipendenti, secondo un'indagine interna, hanno notato un
incremento dell'agilità e della fluidità del lavoro del 34%, con
un aumento della velocità del processo decisionale del 21%,
fiducia nei confronti dei colleghi aumentata del 20%, con un
focus crescente (+15%) verso il miglioramento continuo. Ma è
l'allineamento sulle priorità del team l'elemento maggiormente
apprezzato del nuovo sistema, seguito dall'autonomia personale e
dalla collaborazione con gli altri membri del team. AEquacy è
basato su una divisione per ruoli e competenze e permette di
instaurare relazioni secondo logica non gerarchica, ma per
responsabilizzazione, dando la disponibilità ai singoli di
espandere il proprio potenziale individuale e di team,
diventando team-autorganizzanti.
"La responsabilità è la chiave di tutto, da una parte le
persone sono autonome nella definizione degli obiettivi, nella
pianificazione delle attività e nel loro raggiungimento,
dall'altra non sono mai sole il team è sempre a supporto in ogni
momento", dichiara Simona Liguoro HR Director di Nespresso
Italiana. Nespresso "ha voluto affrontare questa sfida
affidandosi a noi di Asterys che, dal 2018, abbiamo lanciato
AEquacy, un design organizzativo senza supervisori e manager che
trasforma l'impostazione tradizionale delle aziende,
ripensandola a partire dalla persona e dalle sue potenzialità",
dichiara Stefano Petti, partners di Asterys.
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